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La moda dell'800 invece è espressione del ceto borghese, che ha conquistato il potere politico ed economico in Europa dopo la rivoluzione francese.
E' soprattuto l'abbigliamento maschile a cambiare.
Mentre agli inizi del secolo la donna fu più libera, nel 1830 tramite una legge indetta da Napoleone, la donna ritorna ad essere un pò chiusa. Infatti la sensualità era controllata con rigore, il corpo della donna era nascosto tra gonne ampie e lunghe e strati di biancheria: camicia, busto, copribusto, molteplici sottogonne, mutandoni che diventarono indumento stabile.
il bustino veniva indossato fin da età giovane, esso era una corazza di tela irrigidita da stecche di balena che poteva causare anche dolori e svenimenti, si diceva che esso dovesse correggere i difetti del portamento e sostenere la naturale debolezza della spina dorsale femminile.
Con l'avanzare del secolo il gusto si spostò verso lo stile rococò, molto amato da Eugenia de Montillo.
Attorno al 1870 trionfò l'eclettismo e si moltiplicano passamanerie e applicazioni;
A fine secolo la silhouette femminile era "a clessidra", con il vitino stretto, maniche molto gonfie e la gonna molto svasata.
Al trionfo dell'Art Nouveau gi abiti femminili divennero longilinei ed ispirati alle corolle dei fiori.
Inoltre ogni veste la signora elegante, doveva sempre essere adeguata al ruolo mondano da interpretare: abiti da casa, da viaggio, da passeggio, da carrozza, da visita, da ballo, da lutto, da mezzo lutto, e soprattutto abiti da sport.